L’amore comprende la sessualità e il potere l’istinto di autoconservazione. Come ha sottolineato Jung, eros e potere si fronteggiano come due opposti rivali. Così spesso il matrimonio o una relazione di coppia diventano talvolta il luogo dove si attuano giochi di potere, laddove ognuno cerca di difendere il proprio mondo (convinzioni, pensieri, religione, ecc) dal mondo dell’altro. La possibilità di concedersi, la generosità gratuita, cioè quella che non si aspetta nulla in cambio, quella che sa accogliere l’altro per quello che è, forse è andata perduta…o quasi. Ma come si può configurare l’istinto del potere con l’eros? A questa domanda l’alchimia ci viene incontro con l’immagine della boccetta. Si, mettiamo l’amore e l’eros dentro una boccetta, una sorta di gabbia di cui noi ci illudiamo di esserne i padroni,i detentori della chiave con la quale poterla aprire a nostro piacimento, ecco la volontà. In un certo senso a volte fa la donna/uomo quando ad esempio si serve della propria bellezza e del proprio potere seduttivo per conquistare un uomo/donna,magari interessante e/o ricco/a. Si comporta come se fosse la/il proprietaria/o dell’amore e ne potesse disporre a proprio piacimento. Spesso non si è disposti ad amare un signor “nessuno” ed allora ci si ingannerà convincendosi di amare il grande signor xy. Cercherà di credere con tutta se stessa di amare l’uomo che meglio corrisponde al suo Io, al suo ideale e ai suoi progetti di potere. Sottoposto ad un simile trattamento, l’amore degenera nel suo aspetto più essenziale, cioè nel sesso. Viene ridotto, per così dire, alla sua prima materia, al suo livello fisico, così che la sessualità è tenuta prigioniera da una programmazione intellettuale. La sessualità viene utilizzata come un’esca al fine di trovare un partner adeguato per ragioni adeguate, e il vero amore, che di solito scioglie i nodi, libera dalle limitazioni e crea nuova vita, viene ansiosamente represso, imprigionato nel vaso alchemico.
- Evoluzione e Sincronicità. Pauli e Jung
- L’IMMAGINE E’ PSICHE