La pelle è il confine della nostra sfera individuale, ma è anche quel medium altamente sensibile che ci permette di entrarvi in con-tatto per realizzare gli scambi indispensabili a ogni processo vitale. Bisogna ricordare che la pelle è il più sensibile dei nostri organi, il primo mezzo di comunicazione, il più efficiente dei nostri mezzi di protezione. Inoltre, il senso più importante del nostro corpo è il TATTO !! Il contatto corporeo è la forma più antica di comunicazione sociale. Se privato della mediazione tattile, il bambino sarà deprivato di strategie di conoscenza della realtà circostante, minando il senso di sicurezza interiore. Non solo, perché come dimostrano gli esperimenti condotti in alcuni paesi europei e soprattutto in Germania e Inghilterra, (purtroppo), il bambino deprivato del tatto, muore entro l’adolescenza! Date queste premesse, possiamo ammettere che la corporeità è soprattutto comunicazione: è il luogo privilegiato di tutto l’esprimersi della persona; come dice Galimberti:“in ogni gesto c’è tutta la mia relazione col mondo, il mio modo di vederlo, di sentirlo, la mia eredità, la mia educazione, il mio ambiente, la mia costituzione psicologica” e, aggiungo io, la mappa della mia vitalità. I problemi della corporeità sono essenzialmente i problemi della comunicazione.
Dott. Marco Franceschini
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