“Un pezzente mi si affianca e vuole entrare nella mia anima. Dunque io sono troppo poco pezzente. Dove si nascondeva la mia indigenza quando non la vivevo? Io giocavo a vivere la vita, ero uno che si faceva pensieri gravi sulla vita, ma la viveva con agio.Il pezzente era ben distante e dimenticato. Lui rende la vita facile e semplice. Mi conduce in basso, da dove posso vedere l’altezza. Senza la profondità non ho però l’altezza…Per rinnovarmi mi è dunque necessario stare in basso. Se sto sempre in altro, logoro questa altezza, e ciò che vi è di meglio si trasforma per me in atrocità. Un individuo che non riesca più a discendere dalle sue altezze è malato, è un tormento per sé e per gli altri. Per questo ti serve vivere in basso, perché lì tu semplicemente esisti. Per questo hai bisogno anche delle altezze, perché lì tu sei in divenire…”
(C. G. Jung, IL Libro Rosso)
- L’ONESTA’ CONIUGALE
- VARCARE LA SOGLIA